Seminario Cinema è Filosofia a cura di Gian Luigi Deiana
Il Centro Servizi Culturali di Oristano segnala l’iniziativa dedicata al cinema e alla filosofia.
Le date del corso sono: Giovedì 6 novembre dalle 16 alle 19; Giovedì 20 novembre dalle 16 alle 19; Giovedì 4 dicembre dalle 16 alle 19.
Il motivo ispiratore della presente proposta non sta nel rapporto tra cinema e filosofia, infinitamente variabile e pur sempre scontato, ma nella persuasione che il cinema sia nella sua essenza filosofia, ovvero una pratica filosofica capace di assoluta autonomia rispetto alla medesima filosofia di scuola.
La ragion d’essere del cinema come della filosofia consiste nella costruzione di una “immagine del mondo” (weltanschaaung): la preponderanza dell’elaborazione concettuale e della sedimentazione ideologica (filosofia), oppure la costruzione collettiva dello sguardo e la dimensione pubblica dell’immagine (cinema), sono due risposte complementari ad una medesima necessità presenti ben prima dei fratelli Lumière e ben oltre Heidegger, come dimostra l’archetipo di ambedue i generi nel teatro tragico. Ai primordi fu Eraclito a osservare che in realtà la verità “si nasconde” alla definizione e soltanto “si mostra” in accenni; e Platone, che pure badava a contenere la debordanza “cinematografica” della poesia epica, non rinunciò mai al complemento immaginario nella ragione dialettica; Spinoza si guadagnava da vivere lavorando lenti in un secolo la cui filosofia fu caratterizzata in modo essenziale dalla fisiologia del vedere; ed è in Hegel, in Nietzsche, in Debord e innumerevoli altri creatori di visioni che la risoluzione della coscienza nella rappresentazione approda fino agli esiti più drammatici ed enigmatici della moderna condizione di vita.
Così come la grande filosofia prende forma nella selva della filosofia spicciola, ciò avviene anche per il grande cinema. Siamo dunque costretti, per tenere fede al nostro assunto, a riferirci soltanto a grandi esempi di cinema inteso come costruzione riflessiva dell’immagine del mondo. E dovendo seguire una traccia in questa immensa metropoli di mondi, scegliamo di seguire una traccia, la traccia del nichilismo, come specifica cifra del mondo attuale.
L’immagine nichilistica del mondo investe necessariamente i processi di svuotamento dell’universo sociale e di dissoluzione incessante della sua trama: della dimensione comunitaria, della relazione generazionale e del legame familiare. E’ questa la traccia per la quale proponiamo in tale sequenza i tre film: L’invasione degli ultracorpi (1956), The Wall (1982), Eyes wide shut (1999).
Il corso sarà curato dal professor Gian Luigi Deiana e si terrà in tre incontri a cadenza quindicinale.
Le persone che intendono partecipare al corso, dovranno essere iscritte al Centro Servizi Culturali.
L’iscrizione al Centro Servizi Culturali e la partecipazione al corso è gratuita.