Giovedì 23 novembre 2017 ore 18,00 – sala del Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Il Centro Servizi Culturali UNLA e il Cenacolo di Ares presentano il libro e il DVD di Gisella Congia
Chiaroscuri nella Maternità (Cenacolo di Ares)
Quando ancora ero incinta, e dentro di me una moltitudine di emozioni combatteva, una mia cara amica mi raccontò senza tanto parafrasare di un momento, tanti anni prima, in cui ebbe terribili pensieri verso il suo bimbo… eccolo il mio primo appiglio. In silenzio la ringraziai, continuo ancora oggi a farlo… è stata la mia ancora alla normalità, alla possibilità di sentire quelle emozioni così contrastanti che si annidavano dentro di me, se non condivisibili almeno condivise.
(tratto da Appunti personali e nascita del progetto fotografico – Chiaroscuri nella maternità)
Il progetto Chiaroscuri nella Maternità è un’idea artistica e sociale nata nel 2011 dedicata al tema dei disagi che una donna che diventa madre può incontrare nell’acquisizione del ruolo materno. Il progetto ha cercato di portare l’attenzione su una tematica tabù, come le ambivalenze emotive vissute da una madre, cercando di raccontare attraverso l’elemento percettivo e poetico dello strumento artistico contenuti che difficilmente sono condivisi (e condivisibili) nella nostra cultura.
Il prodotto fotografico, completato da un documento video, parte dalle testimonianze dirette di donne che hanno regalato la loro esperienza del divenire madre, della gravidanza e del relativo post nascita. Il contatto con queste donne ha evidenziato un profondo bisogno di condivisione dei vissuti, tanto diffusi quanto spesso taciuti, legati alla disillusione dello stereotipo della madre perfetta, alla comparsa dei dubbi su cosa una madre è lecito o meno che provi verso il neo-nato, alla messa in discussione della propria immagine come “madre buona” nonché alla frustrazione, stanchezza, solitudine a cui spesso fanno seguito queste prese di coscienza.
Nel 2013 il progetto fotografico è divenuto un’idea editoriale a cura della casa editrice sarda Cenacolo di Ares, ampliato dalla scrittura poetica (a cura di Martina Marongiu); interventi testuali incentrati su riflessioni e analisi delle immagini a disposizione nella nostra cultura, rispetto alla figura materna (a cura di Simona Zinzula e Gisella Congia); una breve analisi delle ninna nanne come strumento per raccontare le ambivalenze (a cura di Diana Rubiu). Completa il libro l’aggiunta del DVD (durata totale di 40 min.) dall’omonimo titolo, che raccoglie un documento video di interviste realizzate con le madri (a cura di Emanuela Cau e Gisella Congia).
Il libro diventa così un piccolo documento che cerca di testimoniare una realtà che investe tantissime donne, cercando di offrire una nuova visione di madre. Alla figura che la nostra società usa per rappresentare una madre, tipicamente “pubblicitaria” ovvero investita da irreale perfezione e totale armonia, si contrappone quella della madre “reale” alla quale riconoscere la legittimità e normalità dell’immenso mondo emotivo che la investe.
“Questo lavoro vorrebbe raggiungere quelle madri che si sentono “inadeguate” in questo ruolo perché stanche, frustrate, imperfette e emotivamente in conflitto. Vorrebbe farle sentire assolutamente adeguate, normali e legittimate nell’ambivalenza delle loro emozioni. Vorrebbe integrare l’amore con il rifiuto, l’accettazione con il rifiuto, la perfezione naturale con l’imperfezione umana come avviene in qualsiasi normale relazione intima e viscerale.“
Note sull’Autrice
Gisella Congia è nata a Cagliari il 02/03/1976 psicologa, operatrice perinatale e fotografa psico-sociale, nonché madre di Adalia, sua coprotagonista in diversi progetti di autoscatto. Autrice e co-autrice di diversi progetti d’arte video-fotografici sul tema della maternità, opera per mettere in atto processi di sensibilizzazione sulle tematiche “tabù” della maternità/genitorialità. Tra i suoi lavori, oltre “Chiaroscuri nella Maternità”, ci sono “Ritratti di Pancia” progetto video fotografico sull’esperienza del taglio cesareo; “Me, The Imperfect Mother” progetto di autoscatto biografico sull’essere madre; il documentario “La mamma è il posto fisso” progetto finalista al concorso Il Cinema racconta il Lavoro edizione 2012; “La Famiglia Mulinostanco”, campagna fotografica di sensibilizzazione all’approccio urbano family friendly. Ha realizzato inoltre diversi progetti fotografici a carattere sociale e documentaristico. Dal 2012 opera per conto dell’associazione di promozione sociale L’Eptacordio, di cui è attualmente presidente, nella conduzione e promozione di cicli di incontri dedicati ai vissuti legati all’acquisizione del ruolo materno e genitoriale. Co-fondatrice de Il Club dei Genitori, progetto per il benessere e sostegno della genitorialità attraverso arte, cultura, formazione, iniziative sociali e diffusione di servizi sul territorio. All’interno dell’omonimo blog è curatrice delle rubriche: Club della lettura, Nel nome del Babbo, Racconti fotografici.