Venerdì 29 luglio ore 21,00 – Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
La nona barchetta approda al porto
Il Giardino del Centro 2016 – Migrazioni
Incontro con l’attivista eritreo Gabriel Tzeggai
Presentazione dell’Archivio Memorie Migranti – AMM
Presentazione del progetto “Video Partecipativo Sardegna” (promosso dall’associazione culturale 4Caniperstrada in collaborazione con Regione Sardegna, Archivio Memorie Migranti e Zalab)
Proiezione del documentario: “Nako’ – La Terra” partecipa Stefania Muresu (sociologa e regista)
La serata
Gabriel Tzeggai parlerà delle cause della migrazione eritrea ed esporrà alcune riflessioni sulla migrazione contemporanea in generale. Inoltre, presenterà l’Archivio delle Memorie Migranti – AMM. L’AMM raccoglie un gruppo di autori, ricercatori, registi, operatori di terreno, migranti e non, impegnati nel tentativo di dare vita a un nuovo modo di comunicare, partecipato e interattivo, che lasci traccia dei processi migratori in corso e allo stesso tempo permetta l’inserimento di memorie ‘altre’ nel patrimonio collettivo della memoria nazionale e transnazionale. L’Amm si compone di due aree di lavoro: il gruppo ricerche, che si occupa della produzione e archiviazione di testimonianze scritte e orali, e il gruppo audiovisivi, impegnato nella realizzazione di produzioni audio e video documentarie. VIDEO PARTECIPATIVO SARDEGNA è una piattaforma audiovisiva promossa e realizzata dall’associazione culturale 4Caniperstrada nell’ambito del progetto “Nuovi linguaggi e pratiche audiovisive nella Sardegna contemporanea: Il video partecipativo e la ricerca di un antropologia condivisa”, realizzato con il contributo della Regione Sardegna e la collaborazione di Archivio Memorie Migranti e ZALAB. E’ una raccolta di storie, incontri, laboratori e sguardi inediti sulla realtà, raccontata a più voci attraverso il linguaggio del documentario e del cinema partecipato. il documentario Nako’ – La terra, è una delle storie sviluppate all’interno del progetto.
Gabriel Tzeggai, urbanista eritreo, ha partecipato alla lotta per la liberazione dell’Eritrea dall’occupazione etiopica. Con l’indipendenza dell’Eritrea, lavora come responsabile di urbanistica dal 1991 fino al 2006 quando, in seguito alle sistematiche violazioni dei diritti umani e alla svolta dittatoriale del regime al potere, decide di auto-esiliarsi. Attualmente risiede in Italia. Da sempre interessato a questioni di giustizia sociale e dignità umana, è coinvolto in attività relative alla promozione dei diritti umani e ricerca sulla migrazione contemporanea. È socio fondatore e membro del consiglio direttivo dell’associazione Archivio delle Memorie Migranti – AMM, dove partecipa attivamente curando la pagina web Focus Eritrea.
Stefania Muresu nasce a Sassari nel 1979, è sociologa, fotografa e filmmaker. Dopo anni di esperienza nello sviluppo locale dove lavora come sociologa in continua interazione con i contesti locali e rurali in Sardegna, si interessa alla sociologia e antropologia visuale approfondendo il campo di ricerca e collaborando attivamente con l’associazione culturale 4Caniperstrada, in qualità di regista, fotografa e ricercatrice nell’ambito di progetti documentari e di cinema partecipato. In Spagna approfondisce la tecnica e il linguaggio fotografico, e contemporaneamente si interessa all’etnografia e antropologia visuale studiando presso l’università di Siviglia. Ricerca attraverso il racconto per immagini il racconto del reale, prediligendo le metodologie di ricerca partecipative. Ha collaborato a ricerche sociali in Spagna e in Sardegna, e a progetti audiovisuali tra cui i documentari “La Piccola Parigi. Voci dall’Argentiera” sull’antica borgata mineraria dell’Argentiera (SS) e “Por una temporada” sull’immigrazione stagionale nei campi dell’Andalusia e di recente ha condotto la ricerca “Storie di pesca e racconti di mare dal Golfo dell’Asinara”, sul mestiere della pesca a Porto Torres, da cui è nato il film “Luci a mare”, opera prima come regista e reportage fotografico (SIEFF 2014 – ISRE, MAN di Nuoro -Sardegna Reportage). Da sempre sensibile ai temi sociali, negli ultimi anni si dedica alla ricerca audiovisiva nell’ambito della migrazione, avviando un progetto di cinema partecipato presso alcuni centri di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo in Sardegna, con il fine di raccontare con un linguaggio cinematografico originale il fenomeno della migrazione da parte degli stessi protagonisti. Nasce così Video Partecipativo Sardegna, un progetto cofinanziato dalla Regione Sardegna con la collaborazione di Archivio Memorie Migranti e Zalab, che si propone di esplorare i campi di applicazione del linguaggio del video partecipativo nel contesto dell’isola e raccogliere attraverso l’esperienza di laboratori audiovisivi, storie, incontri e sguardi inediti sulla realtà.