Venerdì 28 luglio ore 21,00 – Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Nono e ultimo appuntamento della manifestazione
Il Giardino del Centro 2017. Diritti dispersi
Diritti minori: Quasi un milione di minori oggi vive in Italia sospeso per la mancanza di un diritto, il diritto alla cittadinanza a cura di Jessica Cugini (giornalista, si occupa di immigrazione per il mensile Nigrizia)
Quasi un milione di minori oggi vive sospeso per la mancanza di un diritto, il diritto alla cittadinanza, bloccato al Senato da sei anni. Bambine e bambini, ragazze e ragazzi che non possono vivere una vita uguale ai loro coetanei, nonostante (sempre più spesso) siano nati e cresciuti in Italia. Le ragioni sono politiche.
Jessica Cugini – Giornalista, nata nel 1973 a Sassari, dove si è laureata in Scienze Politiche e ha frequentato la Scuola di Giornalismo, vive a Verona da 12 anni ed è madre di tre figli: Andrea, Emma e Matteo. Al suo arrivo a Verona ha lavorato per tre anni all’inserto locale del Corriere della Sera. Dal 2008 ha iniziato ad occuparsi di Africa e della realtà femminile che la abita, grazie alla rivista delle missionarie comboniane Combonifem, di cui è stata caporedattrice per nove anni. La passione per l’Africa l’ha poi stretta a filo doppio al Festival di Cinema africano, prima realtà italiana dedicata alla settima arte del continente da oramai 37 anni. Con il Festival collabora in maniera assidua dal 2010, tenendo incontri sulle immigrazioni e i paesi d’Africa nelle scuole e nei cinema, per diffondere uno sguardo differente e un’informazione altra, lontana da stereotipi e pregiudizi.
A partire da gennaio di quest’anno lavora per Fondazione Nigrizia, come redattrice del mensile PM, Piccolo Missionario, rivista dedicata ai più piccoli e di Nigrizia, dove continua a scrivere di immigrazione. A questo si aggiunge l’impegno presso il Museo africano, dove svolge incontri con le scuole superiori e l’università, e i convegni in giro per l’Italia. Crede molto nel ruolo di un’informazione corretta che può favorire una cultura d’incontro.
La sua storia professionale segue il filo di un impegno iniziato negli anni Novanta con l’esperienza dell’associazione antirazzista “Nero e non solo” nata in seno alla Sinistra giovanile, cui si deve la formazione della prima squadra composta interamente da migranti a Sassari e una serie di legami e amicizie che continuano ancora oggi.
Per tutti i giochi che non ho mai giocato,
dammi una rosa, una rosa bianca
Per i lavori che mi hanno schiantato,
dammi una rosa, una rosa nera
Per tutti i sogni che mi hai rubato,
dammi una rosa, una rosa azzurra
Per le guerre che mi hai scatenato,
dammi una rosa, una rosa rossa
Per la terra, la casa che mi hai negato,
dammi una rosa, una rosa verde
Dammi una rosa, con le tue mani avare
lascerò che scenda sul fondo del mare