Mercoledì 28 giugno 2017 ore 20,30 – Sala Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano, Associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales, Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza, Terra Gramsci, CGIL di Oristano e Associazione Nazionale Partigiani d’Italia vi invitano a
UNA STORIA PER L’ETERNITÀ: suggestioni gramsciane per il terzo millennio, recital ideato e interpretato da Gisella Vacca, piano e arrangiamenti Nicola Meloni, con la partecipazione straordinaria di Francesco Fry Moneti.
Fin da bambina, quando neppure avevo idea di chi fossero Gramsci e altri straordinari uomini e donne, che sarebbero diventati miei mentori invisibili, non sono mai stata indifferente alle istanze dei più deboli: mi sono sempre spontaneamente schierata dalla loro parte, persino giustificando, con la loro fragile condizione, le ragioni di un eventuale torto. Lasciando l’infanzia, è stato un conforto sapere di percorrere una rotta già tracciata, senza la fatica di segnarla sulla mappa dell’umanità; di renderla chiara e visibile senza per questo dover mettere a repentaglio la mia vita, o immolarla, come Gramsci, come i partigiani di ieri e di oggi, come i popoli senza identità, come i lavoratori sfruttati che si battono, e spesso muoiono, fisicamente o comunque moralmente, per la propria dignità, ieri sostenuti nella lotta da uomini come Gramsci, oggi sempre più soli.
Crescendo, ho avuto modo di dare un senso più preciso alla mia attitudine, lasciandole condurre buona parte del mio percorso artistico, rafforzandola, anche attraverso la biografia e gli scritti del grande intellettuale sardo. Alcuni anni fa, ho interpretato, nei luoghi impregnati dai respiri stentati dell’infanzia e dell’adolescenza di Nino, le sue lettere e altri preziosi frammenti. In seguito, mi è capitato, negli stessi luoghi, di evocare altri suoni: ninnenanne nella lingua che l’ha cresciuto, e in quella che ha cresciuto i suoi figli sconosciuti, e altre strazianti ninnenanne; canti di lotta e canti d’amore, di popoli che Gramsci avrebbe sicuramente amato, lui, così incapace di lasciarsi andare alle cose dell’amore, e amando, nello stesso tempo, con una dedizione immensa; il lamento di una madre, inconsolabile come la sua, nonostante vivesse “nell’unico paradiso che esista, che per una madre penso sia il cuore dei propri figli”. Ho sentito con profonda emozione con quale forza risuoni in quei luoghi il dolore di popoli oppressi, a cui Gramsci ha dato a suo tempo la sua solidarietà, di altri, a cui, sono certa, l’avrebbe data oggi, se fosse stato qui non solo con la sua straordinaria e tuttora ingombrante presenza scritta.
Mi sento onorata, ogni volta che posso rievocare, in versi e in canti, negli stessi luoghi, in altri che hanno accolto Nino e nei luoghi delle coscienze ancora capaci di accoglierlo, il dolore di tante anime sofferenti: i martiri del lavoro, della repressione, della lotta per l’autodeterminazione e per la libertà, della prigionia, anime alle quali Gramsci avrebbe senz’altro, anche oggi, offerto le sue parole, la sua lotta, la sua vita. (Gisella Vacca)
I PROTAGONISTI
Gisella Vacca
Cantante di natura versatile, attrice di teatro e di cinema, regista teatrale, autrice, studia Canto con la Signora Lucia Cappellino e col M° Roberto Coviello, conseguendo la laurea di secondo livello in Canto e, successivamente, in Didattica della Musica presso il Conservatorio Pier Luigi da Palestrina di Cagliari. Contemporaneamente si forma attraverso stages nazionali e internazionali diretti da importanti attori e registi, tra cui Elio de Capitani, Gabriele Vacis, Claudio Morganti, Remondi e
Caporossi, Jean-Paul Denizon, Tapa Sudana e Theodoros Terzopoulos. Inizia l’attività di attrice con Il crogiuolo di Cagliari sotto la direzione di Luca Coppola e Mario Faticoni. È attrice, regista e autrice degli spettacoli allestiti per la stessa compagnia, e per il gruppo delle Maschere Nere, da lei fondato e diretto dal 1991 al 1997. Partecipa come attrice radiofonica a numerose trasmissioni per Radiotre Rai e Radio Rai International. Collabora come attrice e cantante-attrice con il Teatro di Sardegna, diretta dai registi Theodoros Terzopoulos, Guido de Monticelli e Giacomo Colli, e con la Cooperativa Sirio Sardegna Teatro, diretta da Marco Gagliardo. Recita in alcune produzioni cinematografiche dirette dai registi sardi Piero Sanna (La destinazione), Enrico Pau (Jimmi della collina), Simone Contu (Treulababbu – Le ragioni dei bambini), Paolo Carboni (Preda). Collabora come narratrice col Teatro Lirico di Cagliari. In duo, soprattutto col pianista jazz Nicola Meloni, è autrice e interprete di recitals che sposano canto e poesia, e che esplorano in chiave colta la musica e la poesia della Sardegna (Suoni di Sardegna), del Mondo Mediterraneo (Anda Jaleo e Lune Mediterranee) e del Sud del Mondo (Identità Negate e Se dai miei versi strappi le rose , Una Storia per l’Eternità – suggerimenti gramsciani per il terzo millennio), per procedere, attualmente, verso una produzione che comprende creazioni originali (Che l’amore è tutto, Buongiorno Notte e Perduta da una cicogna stravagante). Ha collaborato e collabora con ottimi musicisti, tra cui il pianista catalano Josep Maria Cols, il polistrumentista kurdo Mübin Dünen, il violinista Francesco Fry Moneti, il musicista Gavino Murgia, il chitarrista Roberto Rachel, l’organettista Pierpaolo Vacca, con i violoncellisti Carlo Cabiddu e Marco Ravasio, con l’arpista Chiara Vittone e tanti altri. Svolge una propria ricerca focalizzata, da un lato, su tematiche legate alla Sardegna, all’universo di riti filtrato attraverso i ricordi d’infanzia e adolescenza, vissute ad Ovodda, piccolo paese della Barbagia, e dall’altro lato al teatro con forti motivazioni sociali, ricerca culminata con la messa in scena di alcuni spettacoli a carattere antropologico per il gruppo delle Maschere Nere, e di due
spettacoli interpretati dai detenuti del Carcere Minorile Sardo. Tra il 2006 e il 2007 vive un’intensa esperienza artistica in Catalogna, promuovendo i propri recitals e dirigendo per il Gall (Grup Actors del Lluçanès) Viatge a la Cala de la Lluna, traduzione e adattamento in lingua catalana di un suo testo drammaturgico originale. Lavora per Scuole, Comuni ed Enti di Formazione come conduttrice di laboratori di Teatro, Drammatizzazione, Musica e Canto; ha collaborato con il Conservatorio di
Musica di Cagliari come insegnante nel corso di Propedeutica della Musica. È docente di Canto Moderno presso la Scuola Civica di Musica di Cagliari. Ha ideato e diretto il festival internazionale Terre Sorelle – l’Accoglienza si fa Musica e Poesia.
Nicola Meloni
Nasce a Cagliari nel 1984. Musicista eclettico, aperto ad esperienze eterogenee, ha studiato pianoforte classico presso il Conservatorio di Cagliari. Successivamente, intraprende lo studio del pianoforte jazz con Alessandro Di Liberto presso lo stesso Conservatorio e studia, attualmente, presso il Conservatorio di Torino con Dado Moroni. Ha partecipato ai seminari della Juilliard School di New York, tenuti a Torino da Carl Allen nel 2013 e da Rodney Jones nel 2014, esibendosi in quest’ultima occasione al Torino Jazz Festival. Sempre nel 2014 frequenta i seminari di Nuoro Jazz, dove ha modo di studiare con Marco Tamburini e Bebo Ferra e partecipare alle masterclass tenute da Dave Holland. È stato fondatore, chitarrista, tastierista e autore dei Misbelieving, progetto alternative metal da cui scaturisce, nel 2005, l’EP Dawn’s Silent Grace. Tra il 2006 e il 2009 è pianista dei Keltaloth, formazione guidata dall’organettista Ivan Pili, che propone una commistione
tra musica celtica, influenze popolari irlandesi e world music. Nello stesso periodo partecipa alla fondazione del Trio Antagonista, divenuto in seguito Antagonista Quintet, con Marco Antagonista e Andrea Congia, gruppo dedito ad un rock psichedelico strumentale, concentrato soprattutto
sull’attività teatrale. Durante la permanenza nel Quintet, porta in scena le opere rock Il Segugio, la Notte e l’Inferno Terrestre (di Andrea Congia) e L’Ultimo Mamuthone (di Gianluca Medas); di
quest’ultima è coautore delle musiche di scena. Dal 2010 al 2012 collabora come turnista presso il Green Studio ed è tastierista in numerosi progetti live. Nel settembre del 2010 è chitarrista per la clinic di basso moderno tenuta a Cagliari da Daniele Bagni (Litfiba). Sempre nel 2010, fonda con i membri dei Misbelieving un nuovo progetto di musica originale, i Dedalus In Bloom, di cui è chitarrista, tastierista, arrangiatore e autore di tutte le musiche: una miscela di metal, progressive, musica elettronica, con influenze classiche e jazz. Nel 2011 compone e realizza la colonna sonora
per il video Un Amore Corrisposto, di Marco Duò e Andrea Lotta. L’incontro con Gisella Vacca, con cui porta attualmente in scena i recitals Identità negate, Che l’amore è tutto e Buongiorno Notte, segna un’ulteriore esperienza tra le possibilità musicali insite nella teatralità e, più in particolare, nella commistione tra poesia, teatro e musica, intesa nella sua più vasta accezione per spaziare attraverso differenti stili. Dal 2010, affianca all’attività artistica quella didattica, insegnando privatamente pianoforte e tastiere.
Francesco Moneti
È uno degli strumentisti folk rock italiani più richiesti. Nato ad Arezzo, ha fatto parte della primissima formazione dei Negrita, ha fondato la Casa del vento e, da più di vent’anni, è polistrumentista dei Modena City Ramblers. Produttore e arrangiatore, ha collaborato in studio e dal vivo con numerosi artisti italiani e stranieri, tra cui Omar Pedrini, Mau mau, Tosca, Lella Costa, Patti Smith, e ha partecipato alle registrazioni del colossal di Martin Scorsese Gangs of New York.