25 Set I retabli in Sardegna di Aldo Sari
Venerdì 29 settembre 2017 ore 18,00 – Sala Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Il Centro Servizi Culturali UNLA e ISKRA edizioni vi invitano alla presentazione del libro di Aldo Sari I retabli in Sardegna: dal XIV e XVI secolo. Storia e iconografia
(Iskra)
Programma
Saluti Marcello Marras Direttore Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano
Presenta il volume l’autore Prof. Aldo Sari Università degli Studi di Sassari
Partecipa all’evento la Prof.ssa Renata Serra Università degli Studi di Cagliari
Il libro – IL LETTORE… che entra in alcune delle antiche chiese della nostra Isola può trovarsi ancora davanti allo spettacolo straordinario di grandi “macchine” d’altare che sovrastano la mensa, mostrando tra cornici e pinnacoli dorati immagini e storie sacre. Sono i retabli, questi fantastici palcoscenici che si aprivano davanti agli occhi dei nostri avi e che al lume delle candele si trasformavano in magiche visioni di paradiso.Essi ebbero ampia diffusione soprattutto nel Cinquecento, quando furono commissionati per qualificare gli altari di gran parte delle parrocchiali e dei santuari isolani. Nel volume si è voluto tracciare la storia di questi particolari polittici, dal loro primo apparire in Sardegna nel XIV secolo, quando furono importati dai catalani, fino allo scorcio del XVI, quando ormai, con la “scuola di Stampace”, si era costituita una corrente sarda di pittura, in cui alla tradizione catalano-valenciana si innestava la sintesi prospettica e formale italiana, dando origine ad un linguaggio rinnovato, imbevuto sì ancora di cultura mediterranea, ma in dialettico confronto con le nuove forme di rappresentazione rinascimentali.
L’AUTORE Aldo Sari è titolare della Cattedra di Storia dell’arte moderna presso l’Università degli Studi di Sassari. Specializzato in Archeologia e Storia dell’arte e in Studi Sardi, ha scritto sull’architettura romanica, sul Gotico catalano e la sua diffusione nel bacino del Mediterraneo, sul Rinascimento in Sardegna, sul Neoclassico e il realismo ottocentesco. Fra le sue pubblicazioni: Nuove testimonianze architettoniche per la conoscenza del Medioevo in Sardegna, in “Archivio Storico Sardo”, XXXII, 1991; Felice Festa e la scultura neoclassica in Sardegna, in “Studi Sardi”, XXVII, 1987; Architettura tardogotica e d’influsso rinascimentale (in collaborazione con F. Segni Pulvirenti), Nuoro 1994; L’iconografia del Crocifisso dai primi secoli del cristianesimo al Concilio tridentino, in “Biblioteca Francescana Sarda”, Anno VII, 1997; L’argento e il sacro. Argenti sacri della Diocesi di Tempio-Ampurias (Catalogo), Sestu 1999; La Gioielleria dal Medioevo all’Età Moderna, in AA.VV., Gli Ornamenti Preziosi dei Sardi, Sassari 2000; Chiese e Arte Sacra in Sardegna. Arcidiocesi di Sassari, Sestu 2003; La arquitectura del gótico mediterráneo en Cerdeña, in Una arquitectura gótica mediterránea (Catalogo a cura di E. Mira e A. Zaragozá Catalán), Valencia 2003; Per una storia dell’architettura in Sardegna in età barocca. Alcuni esempi cagliaritani, Ortacesus (CA) 2007; Lo stendardo processionale del Duomo di Sassari. Intrico e sintesi di culture mediterranee tra ‘400 e ‘500, in “Biblioteca Francescana Sarda”, Anno XII, 2008; Il polittico dell’Annunciazione di Joan Mates e l’arte in Sardegna nel XIV-XV secolo, in “Insula. Quaderno di cultura sarda”, n. 6, dicembre 2009; Liliana Cano e Santa Brigida, in Liliana Cano. I Testimoni di Cristo, Sassari 2012; Il monumento a Giuseppe Manno di Pietro Canonica. Percorso storico e iconografico, in “Biblioteca Francescana Sarda”, Anno XV (2013), 2014; Crocifissi dolorosi della Sardegna. Il Nicodemo di Oristano, Iskra 2015.