20 Lug Cittadinanza di quartiere. Laboratori urbani di socializzazione. Giardino del Centro 2018
Venerdì 27 luglio ore 21 – Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Settimo appuntamento della manifestazione
Il Giardino del Centro 2018
R.A.D.IO ATTIVO
( 3 – 31 Luglio 2018)
Cittadinanza di quartiere. Laboratori urbani di socializzazione
L’esperienza della social street di Veronetta
Jessica Cugini
(giornalista, caporedattrice PM – Il Piccolo Missionario, scrive per il mensile Nigrizia)
incontra
Maria Antonietta Bergamasco
(pedagogista e responsabile dell’Associazione di D-Hub di Verona)
Possono dei processi che partono dal basso influenzare pratiche istituzionali e contribuire al cambiamento del volto di un quartiere? L’esperienza della Social Street di Veronetta (Verona) e dei laboratori urbani dell’Associazione di Promozione Sociale D-Hub saranno il punto di partenza per una riflessione sulla costruzione di una cittadinanza attiva.
Jessica Cugini, giornalista, da diversi anni si occupa dell’Africa che arriva in Italia, tenendo laboratori nelle scuole e convegni. Dopo dieci anni come caporedattrice alla rivista Combonifem, approda al Piccolo Missionario, giornalino per bambine e bambini. Qui inizia un lavoro editoriale nuovo, attraverso il quale si vuole dar vita a un giornale collettivo, in cui le collaboratrici e i collaboratori siano parte viva della redazione, portando ciascuna/o non solo la propria professionalità ma anche il proprio bagaglio esperienziale fatto di culture differenti. Il PM vuole essere un laboratorio di pensieri e incontri da allargare e portare nelle scuole. Mostrando come, a partire dal diverso modo di disegnare i fumetti, scrivere le rubriche, narrare le fiabe, si può realizzare un prodotto che comprende più voci, anche lontane. Di immigrazione continua a scrivere sul mensile Nigrizia.
Maria Antonietta Bergamasco, pedagogista e responsabile dell’Associazione di D-Hub di Verona, con cui da anni opera sul territorio veronese per la realizzazione di laboratori urbani, dove la parola “laboratorio” richiama una dimensione manuale e artigianale (con una sartoria sociale, un co-working e dei laboratori di trasmissione di saperi), ma anche una dimensione di ricerca di pratiche mai definitive, ma sempre in divenire. La parola “urbano” rimanda, poi, a un lavoro fatto con e per il territorio, a partire dalla convinzione che la coesione sociale sia il presupposto e non il punto di arrivo dello sviluppo e della sostenibilità.
Il Giardino del Centro 2018
R.A.D.IO ATTIVO
Dacci una mano,
cosa sai fare?
“Io so parlare”.
Allora parla,
c’è tutto il mondo
da raccontare.
Dacci una mano,
cosa sai fare?
“Io so ascoltare”.
Allora ascolta,
che tutto il mondo
ti vuole parlare.
Dacci una mano,
cosa sai fare?
“Io so guardare”.
Allora guarda,
guardare il mondo
ti può bastare.
Dacci una mano,
cosa sai fare?
“Non so far nulla,
niente so fare!”
Allora da te
dobbiamo imparare.