19 Set Migranza: da diritto di tutti a privilegio di pochi
Venerdì 7 luglio ore 21,00 – Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Secondo appuntamento della manifestazione
Il Giardino del Centro 2017. Diritti dispersi
Migranza: da diritto di tutti a privilegio di pochi a cura di Pio d’Emilia (giornalista – corrispondente di SKY TG24 per l’Asia Orientale, collabora all’Espresso e al Fatto Quotidiano) con la partecipazione straordinaria di Enzo Favata
Pio d’Emilia – Giornalista
Nato a Roma nel 1954, laureato in legge alla Sapienza, sposato, 5 figli.
Da oltre 30 anni vive e lavora in Giappone, coprendo per varie testate italiane (Messaggero, Manifesto, Espresso) i più importanti eventi asiatici degli ultimi trent’anni: la “rivoluzione” filippina del 1985, le prime elezioni democratiche in Cambogia, le numerose rivolte in Birmania, la guerriglia in Nepal, la carestia in Corea del Nord.
Nel 1995, in occasione dell’Expo di Aichi,ha diretto l’Ufficio Stampa del Padiglione Italiano. Attualmente è corrispondente di “SKY TG24” per l’Asia Orientale e collabora all’Espresso e al “Fatto Quotidiano” dove tiene una rubrica settimanale: “Oriente Furioso”. Per SkyTg24 ha coperto numerosi eventi come la guerra di Georgia, l’emergenza nucleare in Corea del Nord, le rivolte popolari in Tailandia e Birmania, intervistando grandi personaggi come Aung San Suu Kyi, il Dalai Lama, Ai Wei Wei ed Wuer Kaixi, uno dei protagonisti di Tien Anmen. Più recentemente, ha coperto il tragico Tsunami del marzo 2011 e l’emergenza nucleare in Giappone. E’ stato il primo giornalista straniero ad arrivare alla centrale nucleare, da dove ha documentato, spesso in diretta con il suo Iphone, i tragici sviluppi della vicenda. Oltre ai numerosi servizi e reportage per Sky Tg24 ha scritto, sull’argomento, TSUNAMI NUCLEARE tradotto anche in giapponese Dal libro è stato tratto il dokufilm “ Fukushima a Nuclear story” che ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi sia in Italia (premio Ilaria Alpi) che all’estero. Miglior documentario investigativo europeo al DIG AWARDS 2016 di Riccione.
Negli ultimi mesi si è occupato a fondo della vicenda dei migranti in Europa e, più recentemente, del terremoto in centro Italia. Per SKY Tg24 ha anche curato, l’anno scorso, uno speciale dal titolo “Minisize me”, in cui si è sottoposto ad una dieta rigorosa ma sostenibile, che ha seguito con impegno ed entusiasmo, perdendo oltre 25
chili in appena tre mesi. Nel 2016 ha ricevuto in Italia il premio “giornalista dell’anno”.
Dal 2011 cura anche l’Ufficio Stampa Internazionale del “World Summit of Nobel for Peace Laureates”, una fondazione che organizza ogni anno il Vertice Mondiale dei Nobel per la Pace. Dopo Hiroshima, Chicago, Varsavia, Roma e Barcellona, il vertice si è svolto quest’anno in Colombia.
Tra i suoi hobby ci sono lo sci, il tennis, il parapendio, l’alpinismo. Una curiosità: ha giocato a tennis con l’attuale l’Imperatore del Giappone (quando era ancora principe ereditario) e, in coppia con l’allora corrispondente del Financial Times da Tokyo Jurek Martin, l’ha battuto 6-3.
Enzo Favata, nato ad Alghero nel 1956, è un affermato musicista internazionale. Compositore di colonne sonore per il cinema, il teatro, la radio e la televisione e direttore del Festival Musica sulle Bocche. I suoi progetti, caratterizzati da un originale intreccio tra musiche popolari e avanguardia, sono stati ospitati in prestigiosi festival ed innumerevoli palcoscenici, in tutto il mondo. Favata ha suonato e registrato dischi con Dino Saluzzi, Enrico Rava, Miroslav Vitous, Lester Bowie, Art Ensemble of Chicago, Metropole Orkest, Dave Liebman, Guinga, Omar Sosa, Django Bates Tenores di Bitti Eivind Aarset , Jan Bang e tanti altri.
Attualmente ha al suo attivo 16 dischi. Molto abile con l’elettronica dal vivo, miscelata con i suoi strumenti a fiato, sassofoni, clarinetti e strumenti etnici, creando magiche atmosfere sonore. Tantissimi i viaggi all’estero succedutisi nel tempo e che hanno consacrato la caratura internazionale di Enzo Favata. Dall’India all’Africa, dal Giappone alla Cina, dal Brasile all’Argentina, e poi ancora Iran, Spagna, Germania, Norvegia, Irlanda, Croazia, Romania, Kuwait e altri ancora.
Per tutti i giochi che non ho mai giocato,
dammi una rosa, una rosa bianca
Per i lavori che mi hanno schiantato,
dammi una rosa, una rosa nera
Per tutti i sogni che mi hai rubato,
dammi una rosa, una rosa azzurra
Per le guerre che mi hai scatenato,
dammi una rosa, una rosa rossa
Per la terra, la casa che mi hai negato,
dammi una rosa, una rosa verde
Dammi una rosa, con le tue mani avare
lascerò che scenda sul fondo del mare