25 Ott L’evoluzione della specie Stili chitarristici dagli anni ’50 agli anni 2000
Mercoledì 13 maggio ore 17.30 – Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano vi invita a “L’evoluzione della specie Stili chitarristici dagli anni ’50 agli anni 2000” a cura di Mauro Sigura
Dal Blues al Rock & Roll, dal rock al Progressive, dagli anni ’80/’90 fino agli anni 2000. Un viaggio nel tempo tra i diversi stili chitarristici, per capire come le tecniche, i chitarristi e i loro approcci allo strumento, sono mutati adattandosi ai diversi generi musicali. A volte come gregaria, a volte come prima attrice, la chitarra ha sempre occupato un posto di rilevo nel panorama musicale della seconda metà del ‘900, spesso condizionando gli stili musicali stessi. Il chitarrista, come una specie in evoluzione, ha saputo adattarsi ed integrarsi in quei mutamenti generazionali in cui la musica è stata filo conduttore indissolubile.
Mauro Sigura nasce a Torino e, dopo la laurea in Filosofia, si dedica a tempo pieno alla chitarra e al bouzouki, tracciando un percorso artistico attraverso il blues, il jazz e la world music. Nel 2003 inizia la sua collaborazione con il gruppo Vinagro nel progetto internazionale ‘Ventu di Mari’. Per due anni tale progetto avrà come cassa di risonanza l’azione di diverse radio italiane ( in particolare Rai radio 2 con le trasmissioni Rai radio 2 demo e Caterpillar ) e alcune straniere (Radio Canada da Montreal), che trasmetteranno i brani scritti da Mauro Sigura e i Vinagro. Tale risonanza mediatica porterà Mauro Sigura e i Vinagro a vincere il Greenage festival (edizione 2004), concorso per musicisti emergenti tra i più prestigiosi del Nord ovest italiano, organizzato dall’etichetta discografica piemontese Ethnosuoni. Nello stesso anno è finalista all’Ethnofolk contest. Nel 2005,conclusa l’esperienza torinese, Mauro si trasferisce in Sardegna, dove entra in contatto con il folk e il jazz sardo, tale incontro risulterà importantissimo per la crescita del musicista. Nel 2005 inizia a lavorare con la compagnia teatrale Hanife Ana teatro jazz ad un progetto in collaborazione con l’antropologo GIULIO ANGIONI. Dal 2008 entra a far parte del gruppo sardo JANAS con cui lavora per i tour 2008, 2009, 2010, contemporaneamente apre a diverse collaborazioni tra cui una con la cantante sarda Maria Giovanna Cherchi. Nel Dicembre 2009 è finalista al Premio Andrea Parodi, con il brano dal titolo “Su fogu e sa die”. Sempre nel 2009 intraprende lo studio dell’OUD, iniziando un percorso nella musica mediterranea che lo porterà nel Gennaio 2011 ad entrare nell’orchestra multietnica di Porta Palazzo di Torino. Con l’Orchestra di Porta Palazzo realizzerà nel Maggio 2011 la sigla della trasmissione RADICI, in onda il mese successivo su RAI 3. Dal Luglio 2011 accompagna con l’oud la poetessa siriana MARAM AL-MASRI nelle date del suo tour sardo. Da Gennaio 2012 Mauro Sigura inizia a collaborare con il gruppo palermitano/internazionale AGRICANTUS ( by Tonj Acquaviva e Rosie Wiederkehr) come musicista polistrumentista per il tuor 2012, 2013, 2014. Sempre con gli Agricantus registra le parti di bouzouky e Baglama nell’ultimo disco della band “Kuntarimari”. Tale album ha visto la collaborazione di diversi musicisti tra cui: Lutte Berg, Mounir Troudi, Binod Katuwal. Il 22 Novembre 2012, Mauro si esibisce con gli Agricantus al Teatro C.A.T. di Barcellona nell’ambito del Festival “Cose di Amilcare” BARNA SANTS, organizzato dal club Tenco. Nel 2013 Mauro Sigura ha realizzato il progetto “The Colour identity”, un progetto finalizzato a tracciare una linea musicale immaginaria capace di unire le sonorità Mediterranee e i ritmi africani con le atmosfere sonore del Nord Europa. Attualmente Mauro Sigura è impegnato in una produzione dell’istituto di cultura italiano in Tunisia, su “Le città invisibili di Italo Calvino”. In questo progetto collaborerà con diversi musicisti tra cui Antonio Ragosta, Andrea Manzoni, la nota disegnatrice di sabbia SILVIA EMME -sand-animation e l’attore Andrea Allione (Già le sorelle Marinetti). Importante è anche l’esperienza in ambito socio-educativo, grazie alla collaborazione con l’OSVIC (Organismo Sardo di Volontariato Internazionale) di Oristano, con cui crea una serie di progetti didattici, di spettacoli musicali e teatrali, su temi sociali (acqua in particolare).