14 Set Disabilità cognitiva e narrazione
Giovedì 16 febbraio 2017 ore 17,30 – Sala Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano presenta il libro Disabilità cognitiva e narrazione Il contributo in pedagogia speciale (EDIZIONI ANICIA) di Francesca Salis
Dialoga con l’autrice Isabella Tore
Il libro – Il volume si rivolge a tutti coloro che si occupano di Bisogni Educativi Speciali, soprattutto in riferimento alla disabilità cognitiva. Nel testo si vuole evidenziare la centralità dell’inclusione, scolastica, sociale e culturale come mezzo e strumento della realizzazione individuale e collettiva di tutti e di ciascuno. Nella prima parte si definisce lo sfondo epistemologico e il ruolo della Pedagogia e della Didattica speciale, discipline chiamate al complesso e difficile compito di promuovere l’unicità della persona, della diversità e della differenza come modelli di umanità. Nella seconda parte si esplorano i costrutti dell’approccio narrativo in relazione ai processi inclusivi, specie in riferimento alla narrazione nelle persone con deficit cognitivo. I processi educativi orientati dalla Pedagogia speciale valorizzano lo spazio che unisce il qui ed ora, il possibile, il futuro, l’immaginato, il tempo che intercorre tra la progettazione di vita e le sue possibilità attuative, a prescindere dalle condizioni di deficit o BES. Il paradigma di riferimento è quello della complessità che si affianca e si integra a una serie di approcci epistemologicamente fondati, quali le prospettive fenomenologico-ermeneutiche ed ecologico-sistemiche. In questa complessità anche paradigmatica, si colloca l’approccio narrativo come modalità di definizione identitaria, di aiuto, di cura e di progettazione di percorsi di autonomia e di inclusione delle persone disabili e dei contesti di appartenenza. Ogni vita, narrata e percepita come storia, rivela a chi la racconta e a chi la recepisce, gli esiti di una frammentazione meticcia e sincretica di luoghi, metafore e voci, eventi, pensieri ed emozioni, che nei percorsi della diversità sono più intensi e dolorosi. Frammenti che vanno ricollocati in una trama composita, pedagogicamente orientata, in un percorso di senso dove le storie riescono a spiegare il mondo nella sua molteplice gamma di manifestazioni.
Francesca Salis, Ph.D in Pedagogia della cognizione, è professore di Didattica Speciale presso l’università Carlo Bò di Urbino. Pedagogista clinico libero professionista, si occupa di interventi abilitativi su disturbi evolutivi, disturbi dell’apprendimento, disabilità, progettazione e formazione. I nuclei di ricerca al centro del suo lavoro si riferiscono a sistemi integrati come famiglia, scuola, ambito sociale nelle sue diverse valenze. I focus che trasversalmente attraversano gli interessi di ricerca riguardano: – I bisogni educativi speciali nella prospettiva inclusiva – la personalizzazione in ambito inclusivo; – la progettualità educativa integrata; – il ruolo della famiglia e delle associazioni nei processi inclusivi; – la comparazione internazionale dei sistemi inclusivi; le problematiche di genere e differenza; – la narrazione come strumento pedagogico/didattico. – Il deficit cognitivo e la relazione pedagogica di aiuto alla persona e al contesto. – la formazione dei docenti. All’interno di un paradigma costruttivista sistemico, ha maturato competenze relative all’allestimento di ambienti di apprendimento, anche multimediali. E’ Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche.