18 Set Come figlie, anzi
Giovedì 1 giugno 2017 – Sala Centro Servizi Culturali UNLA – Oristano
Leggendo Ancora Insieme e Centro Servizi Culturali UNLA Oristano presentano
Come figlie, anzi di Giacomo Mameli (CUEC)
Dialoga con l’autore Anna Maria Capraro
Letture di Paola Aracu
Il libro “Come figlie, anzi. Donne migranti raccontano”, edito da Cuec, narra le vicende di dodici donne, provenienti da quattro continenti (Europa,Asia, America e Africa), che lavorano in Italia soprattutto come badanti. Le dodici biografie diventano narrazioni corali che tracciano i cambiamenti in tutto il mondo.
Donne – come conferma nella sua postfazione la sociologa Sabrina Perra – con buoni livelli di istruzione e qualificazioni professionali elevate, che fuggono da Paesi lacerati da crisi economiche e conflitti politici per poter guadagnare di più e garantire una vita migliore ai propri figli.
Donne che condividono storie di vita drammatiche, con la costante della violenza domestica. Donne senza le quali migliaia di famiglie sarde, che da loro dipendono per l’assistenza soprattutto di anziani e ammalati, sarebbero perse. Ci sono storie tristi e a lieto fine. E c’è anche la storia di una badante sarda, laureata in Lingue ed emigrata a Londra dopo avere tentato invano di trovare lavoro nella sua Isola.
Giacomo Mameli (Perdasdefogu, 1941) è un giornalista. Per la Cuec ha scritto, tra l’altro, La squadra (1999), La Sardegna di dentro, la Sardegna di fuori (2008), Sardo Sono (2009). Con La ghianda è una ciliegia ha esordito nella narrativa nel 2006. Nel 2015 ha pubblicato Le ragazze sono partite.