15 Set Nuovo Cantacronache 1
Giovedì 11 maggio 2017 ore 18,30 – Sala Centro Servizi Culturali UNLA Oristano
Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano e Cenacolo di Ares
Mireille Safa presenta NUOVO CANTACRONACHE 1 (Cenacolo di Ares)
Partecipano: Mireille Safa (autrice)
Ivo Murgia e Igor Lampis (direttori del Cenacolo di Ares)
Il CD – Nuovo Cantacronache CD N°1 (2016) Autore: Mireille Safa. CD contenente 10 canzoni con testi di Beppe Chierici e musiche di Giuseppe Mereu e Margot Galante Garrone
Presentazione “C’è un lamento sordo che rimane soffocato tra i pixel dei telegiornali, che striscia latente tra i caratteri vischiosi della stampa e i caricamenti subitanei delle pagine web, che rimbomba muto tra le opinioni degli imbecilli e le riflessioni ponderate dei più attenti: è il lamento dell’Africa, che si aggira come un fantasma afasico per i corridoi ben arredati del nostro immaginario. È con la prima uscita del nuovo corso del Cantacronache, che tale gemito riesce a manifestarsi attraverso le oscillazioni del suono, lo stesso che emerge impetuoso dalle ricchezze vocali di Mireille Safa. L’Africa ritratta dalla costantemente indignata poetica di Beppe Chierici, autore di tutti i testi del disco, è un’Africa ancora una volta di più martoriata e vampirizzata, annichilita in vista di un nuovo interesse occidentale, e infine rifiutata e rigettata: il canto dell’artista libanese trattiene in grembo il dramma, lo penetra con intensa sensibilità, e restituisce l’insieme amplificato. La potenza di tale timbro vocale, pregno di varie e diverse suggestioni aromatiche (la lieve cadenza straniera del cantato non sembra per nulla lasciata al caso), è di vastità pressoché illimitata, e mira ora all’infinitamente grande, ora all’infinitamente piccolo. In “Solcare il mare”, ad esempio, la completa assenza dell’accompagnamento musicale permette all’intonazione di Mireille di estendersi fino a occupare fisicamente l’intero universo del brano; nella nerudiana “Ode al gatto”, uno di quei momenti di allegrezza che pur costellano l’album, per l’andatura saltabeccante del brano il canto si sottiglia così fine da incarnare il sibilo felino. Soprattutto è una voce di donna, quella che udiamo, e più specificamente la voce di una madre — della Madre Terra — la stessa che canta d’amore nella poetica “Il vagabondo”, che canta di amarezza nella nostalgica “Terra senza Dio”, che canta d’incanto nella lirica “Il cormorano” e che canta di rabbia nella sprezzante “Alep Siryacon Valley”. Oltre alle capacità interpretative di Mireille Safa e alla raffinata ricercatezza delle rime di Beppe Chierici, i cui versi particolareggiati e ricchi di umori costituiscono un’ossatura narrativa sostanziosa, vi è l’inventiva musicale di Doc Pippus, autore di tutte le musiche dell’album. Il musicista deve aver scoperto la pietra filosofale della melodiosità, visti i motivi che fluiscono copiosi dalla sua chitarra: compiuti, originali e coinvolgenti, che tra un richiamo jazzistico e un’eco arabeggiante traducono in note quanto rivestono. Un album, questo, che vede rinnovarsi integro in sé lo spirito antico che avevamo lasciato nel Cantacronache degli anni Cinquanta, e che invita a un ascolto contropelo, una volta di più, rispetto alla plastificazione dei regimi canzonettari contemporanei.” Dario Faggella
Mireille Safa, franco libanese, poliglotta, attrice. Vive e lavora in Umbria con suo marito Beppe Chierici e i loro 20 gatti.