20 Set La gestione dei diritti nei servizi bibliotecari tra analogico e digitale
Giovedì 12 e venerdì 13 settembre 2019 – Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano
I Centri Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano e Macomer e il Servizio Patrimonio culturale, editoria e informazione – Settore biblioteche e promozione della lettura della Regione Sardegna propongono un seminario di aggiornamento gratuito della durata di 12 ore dal titolo:
La gestione dei diritti nei servizi bibliotecari tra analogico e digitale: tutele, pubblico dominio e licenze aperte alla luce delle nuove direttive europee
Dove – Oristano, presso la sede del Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano
Quando – 12-13 settembre 2019
Orari
- 9.00-13.30 / 14.00-17.00 il primo giorno
- 9.00-13.30 il secondo giorno
Docente – Antonella De Robbio
Destinatari – Figure professionali: Bibliotecari coinvolti nei vari servizi di biblioteca che per le proprie attività utilizzano contenuti di diversa tipologia (testi, tesi, fotografie o immagini, audiovisivi, film, ebook) e su supporti diversi sia a stampa sia in digitale.
Abstract – Il rispetto dei diritti su un’opera soggetta a tutela è cosa assai complessa, in particolare nel digitale. La zona del pubblico dominio è un’area dai contorni sfumati che varia da paese a paese a seconda della normativa nazionale che ne determina il periodo di tutela. Tutto ciò che è fuori da quest’area più o meno ampia rientra nella tutela. Il quadro normativo che regola il “copyright” è armonizzato a un primo livello attraverso norme, trattati e convenzioni internazionali entro un contesto definitorio di “proprietà intellettuale” che si divide in due ambiti: proprietà intellettuale industriale (marchi e brevetti) e proprietà artistica e letteraria (diritto d’autore o copyright). A livello europeo le azioni dell’UE hanno portato a una protezione più armonizzata dei titolari dei diritti, adottando negli anni una dozzina di Direttive, recepite a livello di legislazione nazionale degli Stati Membri tra cui anche l’Italia. Recentemente l’Europa sta adattando le norme sul copyright dell’Unione ai nuovi comportamenti dei consumatori in primis perché le tecnologie digitali hanno cambiato radicalmente il modo in cui il contenuto creativo viene prodotto, distribuito e consultato.
La Nuova “Direttiva 2019/790 sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale” si occupa di armonizzare il quadro normativo comunitario del diritto d’autore nell’ambito delle tecnologie digitali e in particolare di Internet e mira a garantire che i creativi (ad esempio musicisti e attori), gli editori e i giornalisti traggano dal mondo online e da Internet gli stessi benefici che traggono dal mondo offline. L’obiettivo della Direttiva è di incoraggiare le piattaforme online a introdurre una politica di equa remunerazione nei confronti di tutti coloro che producono i contenuti utilizzati dalle piattaforme per generare guadagni. La direttiva è stata oggetto di un’intensa campagna tra favorevoli e contrari. Alcune statistiche interne al Parlamento evidenziano infatti che raramente i deputati al Parlamento europeo sono stati soggetti ad attività di lobbying così intense. Vi sono luci e ombre all’interno di questa Direttiva, aspetti che vanno analizzati con attenzione in particolare rispetto alle eccezioni per la didattica e per la ricerca, per attività come il TDM Text and Data Mining, per la digitalizzazione di opere nelle biblioteche sia orfane sia fuori commercio o per le attività di didattica non formale che interessano archivi e musei. Uno degli aspetti che hanno fatto molto discutere è la mancanza di una eccezione armonizzata in tutti i Paesi per una libertà di panorama in Europa, prevista peraltro nella proposta originaria.
Obiettivi – Il corso mira a chiarire ambiti e significati e confini del copyright per chi si occupa quotidianamente di erogare servizi all’utenza, come la riproduzione, la gestione delle tesi, il prestito di ebook e l’organizzazione di mostre e eventi.
Contenuti del seminario – Il framework normativo internazionale che regola la proprietà intellettuale si divide in due settori distinti: proprietà intellettuale industriale e proprietà intellettuale artistica e letteraria ove si collocano i due regimi di copyright (versante Statunitense) da una parte e di diritto d’autore dall’altra (versante Europeo). Le differenze tra diritto d’autore e copyright, due sistemi normativi talvolta contrapposti e spesso confusi anche tra gli addetti ai lavori, in un contesto di globalizzazione possono creare confusione. In questo quadro normativo si esamineranno le criticità della norma italiana anche in relazione alle recenti direttive dell’Unione Europea e a cascata dei trattati internazionali. Il pubblico dominio si riferisce invece a quei lavori fuori tutela, o a quei lavori i cui diritti sono scaduti. La zona del pubblico dominio è un’area dai contorni sfumati che variano da paese a paese a seconda della normativa che regola i diritti di proprietà intellettuale. Così come varia da paese a paese la libertà di panorama, di cui poco si parla. Il rispetto dei diritti su un’opera soggetta a tutela è cosa assai complessa, in particolare nel digitale, ma tenendo conto di alcune regole base è possibile evitare di cadere in violazioni palesi. Verranno illustrati scopi e obiettivi dell’iniziativa Creative Commons e gli usi delle licenze calate nella normativa italiana.
Il corso toccherà anche la questione della nuova eccezione sulla disabilità che ampia la precedente, questo perché a seguito della procedura di infrazione n. 2018/0354, lo Stato italiano ha provveduto, tramite la Legge 37/2019, Legge Europea 2018, ad adeguare la legge nazionale sul diritto d’autore introducendo una regolamentazione consona alla attuazione della Direttiva (UE) 2017/1564 relativa a taluni utilizzi consentiti di determinate opere e di altro materiale protetto da diritto d’autore e da diritti connessi a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. Viene perciò integrato l’art. 71-bis della legge 22 aprile 1941, n. 633, la legge sul diritto d’autore attualmente in vigore, con l’introduzione di nuovi commi che entreranno in vigore da domenica 26 maggio 2019. Le nuove eccezioni sono importanti e sono inserite nella norma italiana a seguito appunto della Legge Europea che è una norma prevista dalla nuova riorganizzazione del 2012 del recepimento delle direttive.
Programma del corso
– Giovedì 12 settembre
1) Definizione di diritto d’autore, copyright e proprietà intellettuale
2) Introduzione al contesto normativo di riferimento
Le Direttive Europee degli ultimi due anni
Come si recepisce una Direttiva Europea nella normativa nazionale italiana
Il pubblico dominio
3) L’autore e la titolarità dei diritti: diritti morali e diritti economici
4) Le eccezioni alla luce della nuova direttiva: ricerca, didattica
5) Dalla copia analogica alla copia digitale, cosa prevede la nuova direttiva: luci e ombre
6) Riproduzioni di foto nei testi, riproduzioni di opere d’arte
7) Pubblico dominio e estensione dei diritti
8) Mostre e diritto d’autore: criticità in caso di programmazione e allestimento
9) Organizzazione di eventi: brochure, manifesti, pubblicazione (a stampa o in rete) di presentazioni, relazioni e/o audio-video registrazioni
10) Violazioni di diritti: plagio o pirateria o violazione della privacy
11) Critiche e opposizioni e possibili prospettive
12) Libertà di panorama in Europa in equilibrio tra diritti ed eccezioni: Direttiva europea 2019: un’occasione mancata
- Venerdì 13 settembre
Illustrazione casi pratici e lavori di gruppo
Per i lavori di gruppo si divide la classe in 5/6 gruppi da 3/5 persone ciascuno
Nuova direttiva
- estrazione di dati TDM
- didattica e insegnamento anche non formale (musei e biblioteche)
- patrimonio culturale: conservazione
- opere fuori stampa: digitalizzazione
Legge Europea - eccezioni per non vedenti
Allestimento di mostre: i diritti a cui bisogna guardare
Uso di fotografie in rete
È previsto un numero massimo di 60 partecipanti che verranno scelti in base all’ordine cronologico di iscrizione.
Antonella De Robbio – Antonella De Robbio è CEO di E-LIS Eprints in Library and Information Science, l’archivio internazionale ad accesso aperto per la biblioteconomia e le scienze dell’informazione che ha ideato e creato nel 2003. Ha lavorato all’Università degli Studi di Padova per oltre 40 anni, negli ultimi nove anni come coordinatore delle biblioteche del Polo Giuridico all’Università degli Studi Padova, e per oltre venti come responsabile della biblioteca del Seminario Matematico. Nel 2016-2018 ha coordinato il progetto di digitalizzazione delle opere di area giuridica LADAG. Sempre in ambito di ateneo nel corso degli anni ha ricoperto vari ruoli, come formatore su temi legati alla comunicazione scientifica, accesso aperto e gestione dei diritti, come coordinatore di gruppi di lavoro su biblioteconomia ed e-learning e come referente per il diritto d’autore al CAB Centro di Ateneo per le Biblioteche. Per oltre un decennio ha lavorato attivamente come formatore e come OLP (Operatore Locale di Progetto) per i progetti di Ateneo per il Servizio Civile Nazionale e Regionale. Dopo un periodo di lavoro alla biblioteca del CERN di Ginevra nel 2000, rientrata in Italia si è attivamente occupata di Open Access e nel 2004 ha implementato Padua@thesis e Padua@research i due archivi istituzionali di Ateneo per il deposito delle produzioni intellettuali di ricerca e tesi di dottorato. Da circa un ventennio è attivamente impegnata a livello nazionale e internazionale in vari gruppi di lavoro sia per le questioni correlate al copyright e gestione dei diritti sia in ambito Open Access. Dal 2005 a tutt’oggi è membro del gruppo nazionale Open Access della Commissione biblioteche della CRUI. Dal 2012 al 2017 ha collaborato attivamente alla testata giornalistica online “Il Bo” Il giornale dell’Università degli Studi di Padova. Un centinaio le sue pubblicazioni (comprese alcune monografie) sia in riviste italiane sia internazionali e altrettanti interventi a convegni e conferenze di settore LIS. Negli anni recenti partecipa attivamente al processo di peer-review e a comitati scientifici di riviste del settore sia nazionali sia straniere.
Intensa la sua attività di formazione dal 2000 ad oggi – rivolta a bibliotecari di enti e istituzioni varie ma anche a studenti in master e corsi di dottorato – formazione sia in presenza sia su piattaforma a distanza, anche erogati tramite moduli MooC (rete EduOpen delle università italiane). Dal 2016 è Mentore per il MooC Research Data Management and Sharing (gestione dei dati di ricerca) su piattaforma Coursera organizzato dall’Università North Carolina e dall’Università di of Edinburgh.
In seno AIB Associazione Italiana Biblioteche è stata per oltre quindici anni coordinatore nazionale della redazione di OPAC italiani per il MetaOpac Italiano MAI Azalai dal 1999 al 2015.Attualmente è membro dell’Osservatorio legislativo dell’AIB e coordinatore del Gruppo di Studio sul Pubblico Dominio e l’Open Access.
Modalità di iscrizione
Per iscriversi occorre inviare il modulo completo di tutti i dati, all’indirizzo e-mail corsi@centroserviziculturali.it
I partecipanti saranno iscritti in base all’ordine di arrivo del modulo.
Le iscrizioni possono essere inviate non prima del 22 agosto e entro il 5 settembre 2019.
L’iscrizione al seminario è gratuita.
Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di frequenza
Documenti utili
Il modulo di iscrizione [file .pdf]
L’Informativa privacy [file .pdf]
Per informazioni
Centro Servizi Culturali – U.N.L.A. di Oristano
Via Carpaccio, 9 – 09170 Oristano
Tel. 0783 211656 – Fax 0783 217326
mediateca@centroserviziculturali.it