27 Feb Fotogrammi femminili dal mondo – quarta edizione
Da lunedì 9 marzo 2020, ore 19.00 – Sala del Centro Servizi Culturali UNLA in via Carpaccio,9 Oristano.
Prenderà avvio lunedì 9 marzo la quarta edizione della rassegna cinematografica Fotogrammi femminili dal mondo organizzata dal Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano.
La rassegna si svolgerà per quattro serate nel mese di marzo e saranno proiettati quattro film. Tutte le pellicole proposte ci mostreranno un ritratto femminile in diverse aree del mondo capace di mescolare temi sociali, attualità e intensi ritratti.
Tutte le proiezioni si terranno a partire dalle ore 19,00 nella sala del Centro Servizi Culturali UNLA in via Carpaccio,9 Oristano.
Ingresso libero
Programma
Lunedì 9 marzo ore 19,00 La favorita di Yorgos Lanthimos 120′ (Grecia, 2018)
Lunedì 16 marzo ore 19,00 Tre volti di Jafar Panahi 102′ (Iran, 2018)
Lunedì 23 marzo ore 19,00 Much Loved di Nabil Ayouch 103′ (Marocco, 2015)
Lunedì 30 marzo ore 19,00 Vulcano – Ixcanul di Jayro Bustamante 88′ (Guatemala/Francia, 2015)
INGRESSO LIBERO
I FILM:
La favorita di Yorgos Lanthimos 120′ (Grecia, 2018)
Inghilterra, 18esimo secolo. La regina Anna è una creatura fragile dalla salute precaria e il temperamento capriccioso. Facile alle lusinghe e sensibile ai piaceri della carne, si lascia pesantemente influenzare dalle persone a lei più vicine, anche in tema di politica internazionale. E il principale ascendente su di lei è esercitato da Lady Sarah, astuta nobildonna dal carattere di ferro con un’agenda politica ben precisa: portare avanti la guerra in corso contro la Francia per negoziare da un punto di forza – anche a costo di raddoppiare le tasse sui sudditi del Regno. Il più diretto rivale di Lady Sarah è l’ambizioso politico Robert Harley, che farebbe qualunque cosa pur di accaparrarsi i favori della regina. Ma non sarà lui a contendere a Lady Sarah il ruolo di Favorita: giunge infatti a corte Abigail Masham, lontana parente di Lady Sarah, molto più in basso nel sistema di caste inglese.
Tre volti di Jafar Panahi 102′ (Iran, 2018)
Una celebre attrice iraniana riceve il video delirante di una ragazza che implora il suo aiuto per fuggire un destino che non è il suo. Marziyeh sogna di fare l’attrice ad ogni costo, anche a quello di suicidarsi. Allevata in un villaggio di montagna e nel rispetto delle tradizioni, la ragazza è allieva del conservatorio a Teheran ma un fratello autoritario e aggressivo la costringe a una vita rispettosa delle regole. Almeno fino a quando l’attrice prediletta non si mette in viaggio per raggiungerla e stabilire la verità sulla natura reale o simulata del suo suicidio.
Much Loved di Nabil Ayouch 103′ (Marocco, 2015)
Noha è una prostituta di Marrakesh, che vive con le compagne di lavoro Soukaina e Randa. Said è il loro autista e tuttofare, l’unica figura maschile positiva di questo universo notturno e umiliante. La presenza nei nightclub cittadini un gruppo di “generosi” sauditi impegna le serate di Noha e Soukaina, mentre Randa si dissocia, inseguendo altri interessi. Di giorno, Noha indossa il velo e un abito senza forma e fa visita alla madre, che si prende cura di suo figlio. La donna, neanche a dirlo, non si esime dal rimproverare con disprezzo le scelte di vita della figlia, salvo poi chiederle soldi in continuazione, pur conoscendo benissimo la loro provenienza. La vita delle tre ragazze e di Hilma, che si aggiunge al gruppo strada facendo, è rischiosa e fatta di abusi e illusioni che s’infrangono all’alba, ma la loro unione e la loro vitalità sanno spesso trasformarla in un’occasione di allegria e di affetto reciproco.
Vulcano – Ixcanul di Jayro Bustamante 88′ (Guatemala/Francia, 2015)
Maria è una diciassettenne di origine Maya che vive in campagna lavorando in una piantagione di caffè. I genitori hanno organizzato per lei un matrimonio ma la ragazza sogna di andarsene e quindi trova nelle promesse di espatrio del giovane Pepe la possibilità di realizzare i suoi sogni. Ma Pepe la mette incinta e poi parte senza di lei. La madre cerca allora di procurarle un aborto ma il bambino resta attaccato alla vita. Maria sarà madre ma non per questo potrà essere felice.