19 Nov Seminario Parlare di Cinema 2024 “Billy Wilder – Costruttore di storie affascinanti” a cura di Bruno Fornara
Seminario “Parlare di cinema” 2024
Billy Wilder Costruttore di storie affascinanti
a cura di Bruno Fornara
Da lunedì 25 a giovedì 28 novembre, dalle 16 alle 20.
Sala Centro Servizi Culturali in via Carpaccio 9 – Oristano
A fine novembre il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano avrà il piacere di ospitare, ancora una volta, il critico cinematografico Bruno Fornara con lo storico seminario Parlare di Cinema.
Attraverso tematiche sempre differenziate, il corso si propone di dare elementi di conoscenza per una migliore comprensione delle opere filmiche. Il seminario è diventato un appuntamento abituale e atteso dalle persone appassionate di cultura cinematografica.
Il tema che si svilupperà nell’edizione 2024 di Parlare di Cinema sarà “Billy Wilder – Costruttore di storie affascinanti” e si svolgerà da lunedì 25 a giovedì 28 novembre dalle 16 alle 20 nei locali del Centro Servizi Culturali in via Carpaccio 9 a Oristano.
Ingresso libero
Per partecipare al seminario è necessario essere iscritti al Centro Servizi Culturali.
L’iscrizione è gratuita.
Vi preghiamo di estendere l’’invito alle persone interessate al seminario.
Scheda “Billy Wilder – Costruttore di storie affascinanti”
“Passeremo ore felici nei nostri incontri con Billy Wilder, maestro mirabile di commedie e di drammi. Costruttore di storie affascinanti. Gran direttore di attrici e attori. Il suo cognome ha una pronuncia tedesca: vilder, e una americana: uailder. È nato a Sucha, Impero austro-ungarico, oggi Polonia, nel 1906, ed è morto a Los Angeles, nel 2002. Ha scritto la sceneggiatura di molti film, come: Uomini di domenica, di Curt Siodmak, Robert Siodmak, Edgar G. Ulmer e Fred Zinnemann, 1930; Amore che redime, di Alexander Esway e Billy Wilder, 1934; Sotto pressione, di Raoul Walsh, 1935; L’ottava moglie di Barbablù, di Ernst Lubitsch, 1938; La signora di mezzanotte, di Mitchell Leisen, 1939; Ninotchka, di Ernst Lubitsch, 1939; Colpo di fulmine, di Howard Hawks, 1941.
Ha diretto come regista 25 film. Di famiglia ebraica. Studia a Vienna. Scrive sui giornali: lo mandano a intervistare Sigmund Freud che lo caccia fuori appena sa che è un giornalista: e lui si ricorderà di questo trattamento, nei suoi film, prendendo più volte per i fondelli psichiatri e psicanalisti… Si trasferisce a Berlino e scrive sceneggiature. Con l’arrivo dei nazisti, va in Francia, quindi negli Stati Uniti. Per il grande Ernst Lubitsch scrive la mirabile sceneggiatura di Ninotchka, che gli vale la nomination all’Oscar: nello studio di Wilder si trovava una targa, ora al Museo del Cinema di Berlino, con scritto: “How would Lubitsch do it?”, cioè “Come lo farebbe Lubitsch?”. Nel 1942 dirige il suo primo film da regista, Frutto proibito con Ginger Rogers. Nel ’44 arriva il suo primo meraviglioso capolavoro, La fiamma del peccato, che si guadagna due nomination all’Oscar per regia e sceneggiatura. Da lì parte una carriera con tanti film di successo, quelli con Marilyn Monroe, quelli con Jack Lemmon e Walter Matthau. Gli mancava solo un ultimo traguardo (questo lo penso io…): girare finalmente (volutamente? io penso di sì…) un film brutto, che è l’ultimo suo film, Buddy Buddy del 1981. In totale, in carriera ha vinto 4 Oscar da regista e 4 da sceneggiatore. Non c’è nessuno che non ha amato – tanto per dirne qualcuno, così come vengono in mente, alla rinfusa – L’appartamento, A qualcuno piace caldo, La fiamma del peccato, L’asso nella manica, Viale del tramonto, Sabrina, Quando la moglie è in vacanza, Testimone d’accusa, Uno, due, tre!, Irma la dolce, Baciami, stupido, Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?, Prima pagina…
Ha detto gioiosamente Billy Wilder: «Ho solo fatto i film che mi sarebbe piaciuto vedere». E noi, se abbiamo visto almeno alcuni dei suoi 25 film, possiamo ripetere che lui ha fatto non solo film che ci è piaciuto vedere ma anche rivedere e ririvedere due, tre, quattro volte…”
(Bruno Fornara)
Bruno Fornara (1945), critico cinematografico, è stato presidente, dal 1978 al 2008, della Federazione Italiana Cineforum e direttore editoriale della rivista «Cineforum». Ha pubblicato Charles Laughton, La morte corre sul fiume (Lindau, 1998) e Geografia del cinema. Viaggi nella messinscena (Rizzoli BUR, 2001). Ha fatto parte della giuria del premio per giovani critici “Adelio Ferrero” di Alessandria. Ha lavorato per molti anni nel gruppo organizzatore di Bergamo Film Meeting. Ha fatto parte del gruppo di selezionatori dei film per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dal 1999 al 2001 e dal 2012 fino al 2022. Dal 1994 è docente di narrazione cinematografica presso la Scuola Holden di Torino.