18 Mar Senza barriere Posti lontani, genti sconosciute e umanità in cammino
Il Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano e Infinito Edizioni
organizza
VENERDÌ 22 MARZO 2024, ore 17,30
Sala Centro Servizi Culturali UNLA
Via Carpaccio, 9 – ORISTANO
INCONTRO
Partecipano:
dott. Giampaolo Mezzabotta
(medico infettivologo, esperto dell’OMS)
Ilaria Onida
(cooperante per lo sviluppo e l’aiuto umanitario)
Marta Piras
(mediatrice culturale)
Coordina Marcello Marras
In collaborazione con la libreria Chiara & Stefy di B. M. – Ghilarza
Incontro si propone di far conoscere il ruolo dell’operatore umanitario nel mondo e di riflettere sulle nuove strategie di intervento nei Paesi in emergenza o in via di sviluppo, attraverso le testimonianze vissute in prima linea da un gruppo di più di 20 italiani che hanno speso parte della loro vita in Paesi internazionali e hanno messo in discussione le loro convinzioni per aprirsi a ruoli, situazioni, comunità e politiche nuove e complesse.
L’appuntamento sarà un dibattito aperto a curiosità, riflessioni, spunti per una visione della realtà più consapevole e responsabile, per nuove scelte future e approcci diversi al pianeta in divenire, mentre popoli di ogni dove si spostano, si incontrano e si ridefiniscono.
Nell’incontro verranno presentati i contenuti dei tre testi in cui si raccontano medici, fotografi, mediatori, linguisti, logisti, pedagogisti, giornalisti grazie alla casa editrice Infinito Edizioni, il cui curatore è Giampaolo Mezzabotta.
Giampaolo Mezzabotta (Roma, 1956), medico tropicalista, ha alternato incarichi di lavoro in Italia (ricercatore con l’Istituto superiore di sanità e medico ospedaliero a Cuneo) con altri sul campo con organizzazioni come la Cooperazione italiana (Etiopia) e il Cisp di Roma (Tanzania). Nel 2002 è diventato funzionario medico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lavorando in Afghanistan, Uganda, Vietnam, Isole Salomone, Nepal e Myanmar. Da qualche anno in pensione, continua a collaborare con varie Ong italiane e con il centro di accoglienza dei migranti della sua area per lo screening sanitario dei nuovi giunti. Ha fondato e gestisce con colleghi e amici cooperanti internazionali il blog sulle migrazioni “Salirei anch’io su quel barcone” – salirei.blogspot.com.
Ilaria Onida ha lavorato dodici anni in Africa (Angola, Kenya e Mozambico) per conto di tre Ong italiane in veste di capo progetto e/o coordinatore Paese, occupandosi di salute comunitaria e specificatamente della gestione delle malattie trasmissibili e di quelle croniche. Ha aderito al progetto di questi libri perché le piace sottolineare l’aspetto umano che caratterizza i cooperanti – migranti, che hanno scelto questa vita, lanciati allo sbaraglio in territori ameni, alla ricerca costante di nuovi spunti e di nuove misure per capire i caratteri diversi di ogni cosa sulla Terra.
Marta Piras, laureata in Mediazione Linguistica (inglese e arabo) e in Antropologia Culturale e Etnologia, ha studiato e lavorato in vari Paesi europei e del Mediterraneo come mediatrice culturale, attività che svolge attualmente da sei anni in Sardegna. Nel 2021 ha preso parte alla seconda missione di salvataggio in mare della nave ResQ People. Partecipa al libro per condividere la sua esperienza con un racconto di prima mano sui drammi che si consumano nel corso delle migrazioni verso l’Europa.